I saldi entrano nel vivo. Si apre oggi in tutta Italia il primo weekend di sconti, il periodo più importante delle vendite di fine stagione invernali: quest’anno quattro clienti su dieci inizieranno il loro shopping tra le giornate di sabato e di domenica, per una spesa prevista di 1,3 miliardi di euro.
A stimarlo è Confesercenti, sulla base di un sondaggio somministrato da IPSOS a un campione di consumatori tra i 18 ed i 65 anni.
A comprare nel fine settimana è infatti il 45{b40b004e42a9eb858a72ac01b41e581e35409ac8d4abe663f94bf723ed83ec14} degli italiani che si sono detti interessati ai saldi: uno su tre – il 33{b40b004e42a9eb858a72ac01b41e581e35409ac8d4abe663f94bf723ed83ec14} – nella giornata di oggi, mentre il restante 12{b40b004e42a9eb858a72ac01b41e581e35409ac8d4abe663f94bf723ed83ec14} domenica. Il 18{b40b004e42a9eb858a72ac01b41e581e35409ac8d4abe663f94bf723ed83ec14} ha già iniziato gli acquisti venerdì 7, mentre il restante 37{b40b004e42a9eb858a72ac01b41e581e35409ac8d4abe663f94bf723ed83ec14} lo farà in un periodo successivo. Complessivamente, nelle prime due settimane di saldi – fino a domenica 16 gennaio – i consumatori spenderanno il 61{b40b004e42a9eb858a72ac01b41e581e35409ac8d4abe663f94bf723ed83ec14} del budget complessivo destinato agli acquisti di fine stagione.
Weekend tra i negozi. Tra sabato e domenica, a farla da padrone saranno i punti vendita fisici: l’appeal della passeggiata del fine settimana nei negozi batte di gran lunga l’online, raccogliendo il 78{b40b004e42a9eb858a72ac01b41e581e35409ac8d4abe663f94bf723ed83ec14} delle preferenze.
L’effetto omicron. Ma la ripresa dei negozi è frenata da Omicron. In particolare, l’aumento dei contagi sembra iniziare a spaventare i consumatori: tra chi rinuncia a fare shopping in un punto vendita fisico, uno su tre cita proprio il timore di assembramenti come motivazione principale: una quota corrispondente a circa 1 milione di potenziali clienti ‘perduti’ dai negozi. Un freno che si somma alle incertezze economiche: il 20{b40b004e42a9eb858a72ac01b41e581e35409ac8d4abe663f94bf723ed83ec14} dei rinunciatari non ha un budget da dedicare agli acquisti.
Cosa si compra. Quest’anno, in cima ai desideri degli italiani ci sono le scarpe: è la spesa prevista dal 47{b40b004e42a9eb858a72ac01b41e581e35409ac8d4abe663f94bf723ed83ec14} di chi ha già deciso di comprare. Seguono prodotti di maglieria (45{b40b004e42a9eb858a72ac01b41e581e35409ac8d4abe663f94bf723ed83ec14}), capispalla (27{b40b004e42a9eb858a72ac01b41e581e35409ac8d4abe663f94bf723ed83ec14}), capi di camiceria (26{b40b004e42a9eb858a72ac01b41e581e35409ac8d4abe663f94bf723ed83ec14}), magliette e intimo (entrambi al 22{b40b004e42a9eb858a72ac01b41e581e35409ac8d4abe663f94bf723ed83ec14}). Ma c’è anche un 15{b40b004e42a9eb858a72ac01b41e581e35409ac8d4abe663f94bf723ed83ec14} in cerca di borse ed un 12{b40b004e42a9eb858a72ac01b41e581e35409ac8d4abe663f94bf723ed83ec14} di altri accessori, dalle sciarpe alle cinture.