L’incontro, previsto per le 10.30, sarà utile alle Federazioni per presentare le loro istanze
Fismo e Immagine e Benessere Confesercenti parteciperanno ad un incontro, mercoledì 25 gennaio alle ore 10.30, presso la X Commissione della Camera – Attività Produttive, Commercio e Turismo – con il Presidente Alberto Gusmeroli.
Per Fismo prenderanno parte all’incontro la Coordinatrice nazionale Pina Parnofiello, Francesco Musumeci e Marco Rossi della Presidenza Nazionale. Per Immagine e Benessere sarà presente il Presidente nazionale Sebastiano Liso.
“Per Fismo – spiega la Coordinatrice Parnofiello – punteremo su valorizzazione del Made in Italy, su nuove date per le vendite di fine stagione, sulla riduzione delle commissioni interbancarie applicate all’uso della moneta elettronica e sulla detassazione delle rimanenze di magazzino. Queste oltre a: maggiori controlli e sanzioni sulle merci contraffatte, uniformità di tassazione tra i negozi fisici e on line e regolamentazione delle promozioni di vendita”.
“Come Immagine e Benessere – dice invece il Presidente Liso – i punti fondamentali che il stiamo portando avanti con le istituzioni riguardano la riforma della formazione professionale, l’abbassamento delle aliquote Iva dal 22 al 12{b40b004e42a9eb858a72ac01b41e581e35409ac8d4abe663f94bf723ed83ec14} e riconoscimento della figura professionale del Make-up Artist”.
“Ma soprattutto richiameremo l’attenzione – conclude Liso – sull’annoso problema dell’abusivismo domiciliare e non domiciliare. Assistiamo quotidianamente ad un incremento di chi svolge la professione in maniera irregolare. Chiederemo, dunque, che vengano aumentati i controlli, perché tali soggetti non solo non hanno i requisiti professionali per svolgere la professione, ma sono illegali a tutti gli effetti di legge, non avendo partecipato ad alcun tipo di formazione. Inoltre spesso utilizzano prodotti non autorizzati dalla Comunità Europea. Dunque, oltre ad essere dei concorrenti sleali per chi paga le tasse ed investe in formazione continua, a garanzia del cliente, rappresentano un rischio serio per la salute dei consumatori”.