“Al fine di sostenere le imprese attive nell’industria tessile e della moda, delle calzature e della pelletteria, il decreto Rilancio ha previsto un credito d’imposta nella misura del 30{b40b004e42a9eb858a72ac01b41e581e35409ac8d4abe663f94bf723ed83ec14} del valore delle rimanenze finali di magazzino, eccedente la media del medesimo valore registrato nei 3 anni precedenti a quello di spettanza del beneficio. L’agevolazione, introdotta dal Dl n. 34/2020, è stata fortemente sostenuta dalla Fismo. Riteniamo di poter affermare, con soddisfazione, di vedere premiato l’impegno profuso, su questa annosa questione, dal nostro Sindacato”.
Così la Federazione Moda Confesercenti che spiega: “Il credito d’imposta è riconosciuto sull’aumento delle rimanenze finali di magazzino, limitatamente al periodo d’imposta in corso alla data di entrata in vigore del DPCM del 9 marzo 2020 ed a quello in corso al 31 dicembre 2021. Un Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate stabilisce che per il periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2021, l’ammontare del bonus, fruibile da ciascun beneficiario, è pari al totale del credito risultante dall’ultima istanza validamente presentata. L’ammontare complessivo dei crediti d’imposta risultanti dalle istanze validamente presentate dal 10 maggio al 10 giugno 2022 è inferiore al limite di spesa. I crediti di importo superiore a 150 mila euro potranno essere utilizzati solo dopo l’autorizzazione dell’Agenzia, a seguito delle verifiche svolte ai sensi delle disposizioni vigenti”.
“Ricordiamo, infine, che il credito d’imposta – conclude Fismo – è utilizzabile esclusivamente in compensazione tramite il modello F24, indicando il codice tributo”6953″. Gli uffici fiscali ed economici della Confesercenti sono a disposizione degli associati, per ulteriori chiarimenti al riguardo”.